Famiglie Arcobaleno

Associazione genitori omosessuali

L’Associazione Famiglie Arcobaleno opera sul territorio nazionale. L’ambito nel quale è maggiormente attiva è quello della formazione ed educazione. A partire da nidi, scuole dell’infanzia ed elementari ove proponiamo corsi rivolti agli insegnanti e al personale amministrativo, passando per scuole medie inferiori e superiori, attraverso momenti di confronto con gli studenti, fino all’Università dove interveniamo su inviti a convegni, lezioni frontali e momenti formativi e/o partecipando a progetti in collaborazione con filosofi, sociologi, antropologi, psicologi. Infine, promuoviamo momenti di autoformazione da parte di soci e socie favorendo la partecipazione a convegni e lezioni tenute da specialisti.

In Piemonte, a Torino, oramai da anni svolgiamo un corso di formazione per insegnanti di nidi e scuole materne, pubblicato sul catalogo di offerta formativa ITER proposto dal Comune a insegnanti ed educatori delle scuole comunali e statali, con conseguimento di crediti formativi.
L’obiettivo di questo corso, svolto anche nel 2015 e che ha coinvolto un totale di 70 insegnanti, è quello di fornire strumenti per agevolare la conoscenza e l’inclusione dei bambini di famiglie omogenitoriali e in generale favorire il rispetto delle differenze. Si avvale di metodi interattivi e lezioni frontali e ha ottenuto un indice di gradimento elevato, con la richiesta da parte dei partecipanti di frequentare un corso di secondo livello.
Abbiamo partecipato attivamente alla formazione proposta dall’Assessorato alle parti opportunità tramite il servizio GLBT del Comune di Torino e nel 2015 siamo stati partner di un progetto di formazione capillare rivolta a tutti i dipendenti delle Circoscrizioni. Obiettivo del corso era affrontare le discriminazioni basate sull’orientamento sessuale dando modo ai partecipanti di conoscere le varie realtà che compongono il mondo GLBT e fornire dati e strumenti culturali e scientifici. I partecipanti hanno apprezzato in particolare il confronto con il mondo associativo e hanno dimostrato l’intenzione a collaborare per pensare e mettere in atto buone pratiche.
In Toscana, a Rosignano Marittimo, abbiamo organizzato un incontro di formazione rivolto alla cittadinanza su scuola e omogenitorialità all’interno del Settembre Pedagogico, con l’obiettivo di dare strumenti a insegnanti e famiglie che a scuola si devono confrontare con i bimbi di famiglie omogenitoriali.
Abbiamo organizzato e realizzato letture animate di libri per l’infanzia contro le discriminazione di genere e di orientamento sessuale alla biblioteca delle Oblate a Firenze, con partecipazione di bambini e famiglie del quartiere.
È attiva una collaborazione con l’Istituto degli Innocenti per corsi di formazione, incontri e convegni.
Nel Lazio abbiamo organizzato e realizzato un corso di formazione per i dipendenti comunali del Comune di Roma e per i dipendenti delle ASL della regione Lazio, richiesto dalle strutture stesse, con intento di dare strumenti per relazionarsi nel modo corretto con le famiglie omogenitoriali e ottenuto un ottimo risultato di partecipazione e apprezzamento.
In Emilia Romagna abbiamo realizzato: incontri di sensibilizzazione sulle tematiche di omofobia e visibilità GLBT rivolti agli studenti delle scuole superiori negli Istituti scolastici di Bologna ITIS-IPSIA e Liceo Pedagogico Carducci per un totale di 17 classi con studenti dai 16 ai 19 anni; la giornata rivolta alla cittadinanza “ La famiglia che cambia. Open day”, in collaborazione con Giuridica Cassero, Cassero sport, Frame, Progetto danza DEF, a Bologna; l’incontro “ Le famiglie tra passato e futuro. Omogenitorialità: un progetto d’amore”, rivolto alla cittadinanza, in collaborazione con Centro culturale Gramsci, Associazione Dammi la mano (famiglie adottive e affidatarie).
L’attività dell’Associazione è anche culturale e politica e nel 2015 siamo stati presenti nei seguenti eventi, sempre sul territorio nazionale:
In Piemonte:
All’interno della rassegna “A cinema con il bebè” organizzata dalla rivista Giovani Genitori, abbiamo presentato un film di animazione per bambini sulla tematica delle tante tipologie di famiglia rivolto a tutta la cittadinanza, ospitati dal festival GLBT di Torino. La partecipazione è stata soddisfacente e molto apprezzato il fatto di offrire a tutti uno spazio fruibile all’interno di una rassegna di film a tematica GLBT.
Siamo stati ospiti con un intervento a “Pillole di Salute” un evento organizzato dal Comune di Torino, volto alla sensibilizzazione della cittadinanza sulle buone pratiche inerenti la salute, svolto in collaborazione con il centro per le Relazioni e le Famiglie.
Abbiamo organizzato e realizzato il Convegno nazionale “A scuola insieme. Gender vs Istruzione, Educazione, Differenze” rivolto principalmente a dirigenti scolastici e insegnanti, in collaborazione con il Coordinamento Torino Pride, l’Università degli Studi di Torino, l’Ordine degli psicologi del Piemonte, la Rete studenti medi, l’UDU unione degli universitari e il patrocinio di FRISM, Ete sirq Saperi, Cidi Torino, A.N.DI.S, CGD, COOGEN, Cemea, Ass.31 ottobre.
Abbiamo proposto e promosso lo spettacolo teatrale “Di che Famiglia sei?” di e con Silvia Elena Montagnini, rivolto ai bambini e ragazzi, che affronta il tema delle famiglie omogenitoriali dal punto di vista dei bambini; è stato messo in scena nei Comuni di Torino, Moncalieri, Pino Torinese e Almese.
Nel Lazio:
Abbiamo organizzato diverse letture per bambini, proiezione di documentari e spettacoli teatrali, rivolti alla cittadinanza, con la collaborazione del Comune di Roma, delle scuole e delle associazioni che hanno talvolta ospitato le iniziative, sempre di grande interesse e successo.
Corsi di formazione per operatori socio-sanitari sul tema delle famiglie omogenitoriali ( ASL RM E, Consulta dei Consultori) e al personale del Comune di Roma.
In Emilia Romagna:
Organizzazione del laboratorio per bambini “Tante storie tutte bellissime”, presso Il Cassero a Bologna in collaborazione con Comune di Bologna-Ufficio Pari opportunità e tutela delle differenze, Istituzioni Biblioteche, Il Cassero, Frame, rivolto ai bambini e a tutte le famiglie. Il laboratorio ha avuto grande successo e quindi continua a essere riproposto.
Presentazione del libro “Le famiglie omogenitoriali in Italia”, ed.Junior a cura di Bastianone e Baiamonte, presso la Libreria Il Libraccio di Bologna, in collaborazione con Arcigay, Arcilesbica, Agedo, UDI, Università degli Studi di Ferrara, alla quale hanno partecipato una sessantina di persone.
Abbiamo contribuito ad aggiornare l’opuscolo “Pazienti imprevisti: pratica medica e omosessualità”, con la redazione di un capitolo dedicato alle problematiche che le famiglie omogenitoriali possono incontrare in ambito sanitario; questo progetto è stato condotto in collaborazione con l’Assessorato alle Pari opportunità del Comune di Ferrara, ASL e Azienda Ospedaliera.

Buone pratiche emerse dalla realizzazione delle attività
Una buona pratica sperimentata è la collaborazione con enti pubblici (Comuni, Asl, Scuole, Biblioteche, Ospedali, Università, Centri per le famiglie, etc.) non semplicemente nel rapporto passivo e assistenziale di richiesta di servizi, ma instaurando una relazione virtuosa di scambio di competenze per raggiungere un obiettivo comune, su cui lavorare insieme e verificare insieme gli esiti ottenuti per migliorare e rinnovare l’esperienza.
Riportiamo come esempio di quella che riteniamo essere una buona pratica, il progetto di formazione rivolto agli insegnanti di nidi, scuole dell’infanzia ed elementari “Le famiglie cambiano: cambiamo la nostra idea di famiglia”.
a) Questo progetto è stato efficace: ha fornito strumenti immediati a professionisti dell’educazione impreparati sulla tematica delle famiglie omogenitoriali. Abbiamo voluto mettere al centro le competenze pedagogiche di educatori e insegnanti, permettendo loro di confrontarsi tra pari e trovare insieme le strategie per risolvere i problemi che si possono presentare quando in classe c’è un/a bimbo/a con due genitori dello stesso sesso. Abbiamo utilizzato tecniche miste, favorendo pratiche interattive, senza tralasciare l’assunzione di nuove competenze attraverso lezioni frontali condotte da docenti di elevata professionalità. L’obiettivo raggiunto è stato la consapevolezza che confrontandosi con i colleghi, in equipe, si possono trovare soluzioni praticabili e costruttive.
b) È sostenibile ed efficiente. Il corso è stato realizzato all’interno del Centro per le Relazioni e le Famiglie del Comune di Torino, senza oneri per l’Associazione né per i partecipanti. Essere ospiti presso tale Centro ha dato luogo alla nascita di collaborazioni con il Centro stesso e alla nascita di ulteriori progetti. È strutturato su due moduli condotti in fascia pomeridiana, compatibili con gli orari di lavoro e formazione dei partecipanti.
c) Sono presenti elementi di innovazione, soprattutto nella metodologia utilizzata. Non si tratta del tipico corso statico e asettico, ma richiede un coinvolgimento attivo, la disponibilità a confrontarsi e mettersi in gioco, la creazione di un gruppo che in poco tempo viene messo al lavoro simulando quello che potrebbe avvenire nella loro quotidianità lavorativa.
d) Può essere riprodotto in altri contesti geografici e/o settoriali. Abbiamo ricevuto richieste da altri Comuni ed Enti per esportare il progetto. Nel 2016/2017 verrà proposto agli insegnanti delle scuole elementari di Savigliano e di Biella.
e) È coerente nella sua formulazione, seguendo un percorso preciso attraverso il quale condurre insegnanti ed educatori: una prima parte di “confronto” con sé stessi sulle tematiche proposte per favorire il crollo del muro del politically correct e poter lavorare su dati reali. La norma per cui nulla di ciò che viene espresso sia giusto o sbagliato ma che ogni opinione possa trovare posto ed essere trattata con rispetto anche se contraddetta, rilassa i partecipanti e consente loro, nella maggior parte dei casi, di essere sé stessi. In questo modo, nel momento in cui vengono messi al lavoro, divisi in gruppo e nella necessità di confrontarsi tra pari, mettono al lavoro le loro competenze per trovare loro stessi le strategie per affrontare eventuali situazioni problematiche.
f) Presenta elementi concreti che possono contribuire alla riformulazione e al miglioramento della formazione. I partecipanti molto spesso finiscono il corso ringraziandoci per aver frequentato un corso utile, piacevole, dal quale sono usciti arricchiti, non solo in termini di conoscenze ma di esperienze di buone pratiche. E quasi sempre ci chiedono di frequentare un corso di secondo livello (al momento in fase di progettazione).

Ass. Famiglie Arcobaleno partner del progetto LIBER@DI ESSERE

Associazione Famiglie Arcobaleno

Via Bazzecca, 3
20135 – Milano

Tel: 0254122211
E-mail: info@agedonazionale.org
www: www.famigliearcobaleno.org